Maria Concetta Cassarà
Maria Concetta Cassarà
Mirto (ME) 1932
Cresce nel piccolo e antico paese, in provincia di Messina, ricco di chiese e tradizioni popolari. Si sposa, si dedica alla casa e cresce i quattro figli, fino a quando, negli anni settanta, si trasferisce in Emilia. Qui svolge diverse attività, lavorando in una pasticceria e in un secondo tempo come sarta. Intorno al 2000, mentre risiede a Castel d’Aiano, in provincia di Bologna, inizia a disegnare per caso, assieme alla nipotina, utilizzando i pennarelli e rappresentando soprattutto fiori. Una volta trasferita a Bologna, dove ormai abita attualmente, Maria Concetta non cessa di dipingere, sperimenta i colori a tempera e i soggetti si ampliano: alle nature morte si aggiungono i paesaggi, le case, le rappresentazioni di uomini e animali. La sua fonte di ispirazione sono le riviste e le immagini viste in televisione. Dipinge soltanto di sera, fino a tarda notte, seduta al tavolo del salotto, con la tv accesa. Nella sua produzione – in cui spiccano oggi asini, uccelli, figure barbute e motivi floreali – sono numerosi i rimandi all’immaginario del folklore siciliano.
Biblio: S. Ugolini, Flowerings of Folklore, In “Raw Vision”, 73, autunno 2011, pp. 50-55;
Id.; Gaie devozioni. Le pitture di Maria Concetta Cassarà, in “Rivista dell'Osservatorio Outsider Art”, n. 3, ottobre 2011, pp. 70-81.